Il Matrimonio segreto, L’Elisir d’amore, Madama Butterfly e quattro concerti sinfonici al Teatro Filarmonico dall’11 ottobre al 31 dicembre.
Un ideale viaggio musicale all’interno del repertorio italiano è il filo rosso su cui si snoda la stagione autunnale della Fondazione Arena di Verona dal titolo Viaggio in Italia, nel tempo e negli stili. Saranno ben tre le opere in scena: Il Matrimonio segreto di Domenico Cimarosa, L’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti e Madama Butterfly di Giacomo Puccini cui si alterneranno tre concerti che avranno come protagonisti solo autori italiani.
Tre capolavori tra Settecento e Novecento
La stagione lirica ha inizio con Il Matrimonio segreto, dramma giocoso di Domenico Cimarosa della fine del Settecento. L’opera è proposta nell’allestimento del Teatro Coccia di Novara con la regia di Marco Castoldi, in arte Morgan, le scene di Patrizia Bocconi, i costumi di Giuseppe Magistro e le luci di Paolo Mazzon, per una narrazione che si articola tra ammiccamenti e manichini in un linguaggio giovane e stuzzicante. Sul podio il giovane direttore Alessandro Bonato.
Secondo titolo operistico della rassegna, L’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti, nell’edizione del Maggio Musicale Fiorentino. La regia è affidata a Pier Francesco Maestrini, le scene sono di Guillermo Nova, i costumi di Luca Dall’Alpi e le luci di Paolo Mazzon in un allestimento che sottolinea sapientemente gli spunti comici dell’opera trasformando la vicenda in una storia americana anni ’70. Sul podio del Teatro Filarmonico il Maestro Ola Rudner.
La rassegna si conclude con Madama Butterfly di Giacomo Puccini. Il titolo del compositore lucchese andrà in scena in un nuovo allestimento della Fondazione Arena in coproduzione con lo Hrvatsko Narodno Kazalište (Teatro Nazionale croato di Zagabria) per la regia di Andrea Cigni, le scene di Dario Gessati, costumi di Valeria Donata Bettella e le luci di Paolo Mazzon. Dirige Francesco Ommassini.
Quattro concerti con autori italiani
Primo dei quattro concerti: la Missa pro defunctis in sol minore per coro e orchestra di Cimarosa, uno dei massimi e conosciuti capolavori sacri del Settecento, che vedrà Alessandro Cadario alla guida dei complessi artistici areniani insieme alle voci soliste di Bianca Tognocchi, Lorrie Garcia, Metteo Mezzaro e Alessandro Abis. Il secondo concerto si intitola Fuoco di gioia diretto da Matteo Valbusa al debutto con Fondazione Arena. Il programma è articolato su musiche di Rossini, Mascagni, Verdi, Bellini e Boito. Seguirà un Concerto sinfonico su musiche di Paganini, Cherubini e Rossini, in un programma diretto da Michelangelo Mazza all’insegna del virtuosismo ottocentesco, protagonista il violinista Giovanni Andrea Zanon, giovane interprete di fama internazionale.
A conclusione della rassegna, Fondazione Arena saluterà nella notte di San Silvestro l’inizio del 2020 con un grande Concerto di Capodanno (fuori abbonamento), per brindare insieme al suo pubblico sulle note di Puccini, Verdi, Boito e Mascagni. Sul podio vedremo nuovamente Francesco Ommassini impegnato a dirigere i complessi areniani e i solisti Daria Masiero, Raffaele Abete e Gianfranco Montresor.